Petritoli: Un gioiello incastonato tra le colline del fermano
Il piccolo gioiello incastonato tra le colline del fermano, fondato dai monaci farfensi nel X secolo, che secondo una consolidata tradizione deriverebbe il suo nome dalla fusione di tre castelli Petrosa, Petrania e Petrollavia, è rinomato per i suoi caratteristici scorci e per le sue atmosfere romantiche.
Il piccolo gioiello incastonato tra le colline del fermano, fondato dai monaci Farfensi nel X secolo, che secondo una consolidata tradizione deriverebbe il suo nome dalla fusione di tre castelli Petrosa, Petrania e Petrollavia, è rinomato per i suoi caratteristici scorci e per le sue atmosfere romantiche. La sua quieta bellezza l’ha reso famoso in tutta Europa, trasformandolo in una delle più rinomate e ambite ambientazioni per cerimonie nuziali. Coppie tedesche, olandesi e francesi hanno contribuito negli ultimi anni al successo turistico della cittadina marchigiana, arrestandone il declino comune a molti borghi interni della penisola e rilanciando l’economia locale grazie all’indotto turistico. Un esempio virtuoso di come la bellezza inconfondibile dei nostri borghi, possa contribuire alla loro sopravvivenza e al successo del marchio Italia nel panorama turistico internazionale.
Un giorno speciale all’insegna della serenità e della bellezza. Quale migliore viatico per chi voglia incorniciare in un ricordo indelebile il giorno del matrimonio, se non celebrarlo in un borgo romantico affacciato sugli splendidi declivi delle colline marchigiane? Sono migliaia le coppie di sposini che da tutto il mondo (Australia, Stati Uniti, Europa, Russia, Nuova Zelanda, Canada, Israele ecc.), decidono ogni anno di celebrare le proprie nozze a Petritoli, meta prediletta per i suoi incantevoli scorci e per la sua inconfondibile atmosfera romantica e familiare. Negli ultimi anni il piccolo centro marchigiano si è guadagnato il titolo di Città dei matrimoni, attivando un indotto che ha permesso a una piccola comunità, che conta 2500 abitanti, di sopravvivere al lento declino che riguarda un sempre maggior numero di borghi e cittadine della penisola. Sui social cliccatissimi sono i must della nuova wedding city: tra tutti la suggestiva Torre civica.
Visitando Petritoli sono rimasto rapito dalla sua magica atmosfera, una sensazione di piacevole accoglienza che d’incanto ti leva di dosso le preoccupazioni e le tensioni di chi è abituato a muoversi nella giungla di cemento di una metropoli tentacolare. Essere presi nel cuore e nell’anima, come può capitare solo in luoghi che ci trasportano fuori dal tempo, dove anche il fare due passi per vicoli pieni di storia e di odori antichi, può essere ancor più salutare di un fine settimana in un centro benessere alla moda. Anche questo è il bello del borgo marchigiano che nella quieta serenità ci permette di restare umani e di riscoprirsi docile fibra dell’universo. Consiglio chiunque voglia ritrovarsi e rigenerarsi dopo un periodo difficile come quello che abbiamo attraversato, di trascorrere un fine settimana in questo borgo senza tempo.
Una città senza teatro e un corpo senza anima. Pur piccolo, il borgo dei matrimoni, conserva tra le sue bellezze un piccolo gioiello, il Teatro dell’Iride costruito nella seconda metà dell’Ottocento su progetto di Giuseppe Sabbatini di Montegiorgio, che si ispirò al teatro della Fortuna di Fano, mirabile esempio della corrente purista in voga in quel periodo. Quale migliore palcoscenico per incorniciare il giorno più bello?
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Marco Mercuri
Luigi Fedeli
Samuele Matricardi
Danilo Federici
Giornalista italiano con oltre 40 anni di esperienza nel mondo dei media.
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