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Maratea. A braccia aperte
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Chiudete gli occhi e immaginate case dolcemente colorate, una lunga strada con coloratissime gelaterie, panetterie, ristorantini con i tavolini all’aperto, negozi di souvenir, un mare incantevole da ammirare nei numerosi scorci paesaggistici e una statua molto suggestiva, quella del Cristo Redentore.
È Maratea, in provincia di Potenza, nota anche come la città delle 44 chiese, sparse nei vari quartieri, alcune anche in posti isolati o su promontori dalla vista mozzafiato. Località tutta da scoprire con le sue spiagge sabbiose bagnate dal mar Tirreno e dai suoi monti che abbracciano tutto il paesaggio. Un vero paradiso entrato nel circuito de I Borghi più Belli d’Italia, per la sua posizione privilegiata e certamente per la sua bellezza incomparabile.
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Storicamente Maratea, dal Cinquecento al Settecento, fu tra i più importanti scali commerciali del Tirreno. Molto indicativo il fatto che il suo centro storico, a differenza di altri centri lucani, non si sviluppa intorno ad una chiesa o ad un castello, ma appunto come citato in apertura, in un lungo corso, chiamato Piazza e dove si affacciano le numerosissime botteghe.
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La Chiesa di San Vito dell’XI sec. è una delle più antiche. C’è poi la Basilica di San Biagio, dedicata al Santo Patrono e costruita in cima al monte San Biagio, dove sorgono i resti dell’antica Maratea.
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I ruderi del sito antico sono molto interessanti da visitare, qui si può approfondire e scoprire l’antica origine del luogo. Si può completare questa interessante escursione al Santuario che custodisce le reliquie del Santo Patrono per poi spostarsi nella valle e visitare il Monastero del Rosario e il Convento di San Francesco.
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Recatevi anche nella Chiesa dell’Immacolata, ornata con preziosi affreschi, la Chiesa dell’Annunziata, la Chiesa di Santa Maria Maggiore e la Chiesa della Madonna degli Ulivi. Interessante anche la Grotta dell’Angelo, nascosta tra la radura sul Monte San Biagio. Considerata da molti la dimora di un eremita, per la tradizione di Maratea è stato il primo luogo di culto cristiano del territorio.
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Maratea ha una costa molto particolare, costituita da rocce e insenature, grotte segrete e baie da sogno. Il Borgo è pieno di vitalità, tantissime le escursioni organizzate per la visita del Parco Nazionale del Pollino e nelle grotte.
Le grotte delle Meraviglie si trovano in località Marina di Maratea, a qualche chilometro dal centro. Esplorare queste grotte lascia a bocca aperta sia grandi che piccini, dove questi ultimi, vengono catapultati tramite la fantasia in una storia favoleggiante e avventurosa. Al loro interno è possibile ammirare enormi strutture rocciose come stalattiti e stalagmiti.
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Marina è la frazione più grande di Maratea, Cala Jannitta è la sua spiaggia più famosa definita anche “spiaggia nera”, per via del colore molto scuro della sabbia, situata in località San Giuseppe e qui si trova un’altra grotta da esplorare, la Grotta di Sciabella.
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Tante sono le spiagge, Fiumicello, Acquafredda, Cersuta, sono solo alcune tra le più belle. Poi quella della Secca a Castrocucco, dove il panorama è dominato dagli scogli e da “U Tuppu”, un isolotto ricoperto di macchia verde.
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Raggiungibile soltanto via mare la spiaggia di D’I Vranne, un piccolo paradiso e unica anche la piccola Isola di Santo Janni, dove si trovano i resti archeologici di un impianto di produzione e conservazione del Garum, antica salsa di pesce fermentata dei Romani e, qualche esemplare del raro drago di Santo Janni, una lucertola dal ventre azzurro, comunemente nota con il nome di Podarcis sicula Paulae. L’Isola di Santo Janni insieme a quella piccola di La Mastrella e agli scogli, costituiscono l’arcipelago delle isole Itacensi di Maratea.
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Le ricette della cucina “marateota” sono incredibilmente gustose, con una prevalenza legata al maiale che per la Lucania rappresenta un vero e proprio “humus culturale”.
La pasta è lavorata a mano, fusilli, maccaroni e stangolapreti sono conditi con ottimo ragù di carne. Un’altra particolarita sono i lampascioni, una varietà di cipolle selvatiche dal gusto molto particolare.
Il re della tavola è il peperoncino che regala sempre uno straordinario carattere brillante a tutte le pietanze.
La magia di Maratea va vissuta nelle escursioni, nelle lunghe passeggiate, respirando la particolarità dei suoi odori dovuti alla flora che la ricopre, come i Pini d’Aleppo.
La bellezza di questo Borgo esplode tutti i giorni, al mattino, con le prime luci del giorno e al calar del sole, dove tutto si colora di meravigliosi e accesi colori. E sarà forse proprio questa tavolozza di colori brillanti, gli abitanti solari e accoglienti miscelato al nostro bisogno di lentezza che fa rinascere l’anima, legando il tempo al morbido fluire delle onde.
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Credit foto:Studio 35
Giornalista detentore dal 2015 del Guinness World Records TV e Ambasciatore Borghi più Belli d’Italia.