Sposarsi “a vino schiarito”. Città Sant’Angelo capofila del progetto “Matrimonio al borgo”
Da quando mi occupo di turismo ho avuto la fortuna di visitare le più suggestive e affascinanti mete della penisola dove ogni anno migliaia di coppie decidono di celebrare la loro unione, regalandosi un ricordo destinato a durare nel tempo.
Dal Lago di Como alla Costiera Amalfitana, dalle colline toscane ai paesaggi mozzafiato pugliesi, passando per la le più classiche mete delle città d’arte (Venezia, Firenze, Roma ecc.) per finire con località balzate agli onori della cronaca, come Petritoli, il ridente marchigiano in provincia di Fermo, oggi soprannominato borgo dei matrimoni, tra le mete di recente più gettonate degli sposini di tutto il mondo. l’Italia rappresenta nel suo complesso una tra le nazioni più ricercate del Wedding Tourism, una preferenza confermata dalla statistiche che ci dicono , ormai da diversi anni , che quella dei matrimoni è diventata una robusta realtà economica, in grado di muovere milioni di euro in un business che non resta limitato ai soli operatori specializzati del settore ma che muove un articolato indotto che spazia dai fornitori di servizi, agli esercenti al dettaglio fino al comparto ristorativo e dell’ospitalità. Per dare un’idea del valore economico dal Wedding Tourism nel 2019 sono state diecimila le coppie, in maggioranza straniere (soprattutto inglesi, russe e americane) che hanno scelto il Belpaese come meta delle loro nozze generando un volume di affari di 550 milioni di euro, con una spesa media per singolo evento pari a 58.600 euro.
A fare la parte del leone è stata ancora una volta la Toscana seguita dalla Costiera Amalfitana e dall’ Umbria, ma accanto a questi must intramontabili, si devono segnalare location che hanno conquistato il favore delle coppie di sposi di tutto il mondo. Tra questi spiccano Orta, San Giulio e Gangi, entrambi facenti parte dell’Associazione dei Borghi più belli d’Italia. Il primo, in provincia di Novara, è conosciuto per la vivacità dei colori dei suoi edifici come l’acquerello di Dio. È di sicuro una tra le mete più pittoresche del Nord Italia dove celebrare le nozze, in uno scenario da favola, tra palazzi che sembrano usciti da un quadro di Chagall e le placide acque di un lago fiabesco. Dal 2012 lo storico Palazzo Gemelli, sfarzosa residenza ottocentesca, è in cima alle classifiche delle location più apprezzate dalle coppie di sposini di tutto il mondo.
Tra affreschi, giardini all’italiana e magnifiche viste sul lago, è l’ambientazione ideale per un matrimonio che voglia coniugare raffinatezza, serenità e piacevolezza. Gangi, in provincia di Palermo, è invece apprezzato da quanti desiderano festeggiare il fatidico sì in un’atmosfera idilliaca, inebriandosi dei profumi di una natura autentica, circondati da colline verdeggianti. Un piccolo gioiello, arroccato sul monte Barone da cui è possibile ammirare viste panoramiche sull’Etna e sul Parco delle Madonie. Assai ricercata come location è il Casale Villa Rainò, antica dimora signorile, appartenuta alla famiglia d’origine spagnola Li Destri, ricca di storia e di leggende; si racconta che la villa custodisca tra i suoi segreti profondi cunicoli usati un tempo dai briganti per sottrarsi alla legge dandosi alla macchia, mentre tra gli anziani del luogo c’è chi ancora favoleggia del ricevimento dato in onore dello Zar in visita in Sicilia o del pranzo servito a Benito Mussolini all’ombra della rotonda circondata di alberi secolari. Storia o leggenda che sia, resta di sicuro un luogo incantevole dove celebrare il giorno più bello tra natura e cucina genuina palermitana.
Nel listino delle mete più gettonate dagli sposini di tutto il mondo si è aggiunto di recente anche l’Abruzzo e questo grazie alla lungimiranza delle istituzioni regionali, degli imprenditori e dell’associazionismo culturale locali, è riuscita ad aggiungere una nota distintiva in un panorama dominato da un consolidato immaginario storico e paesaggistico. Risale al 2017 la scommessa lanciata dall’assessorato al Turismo della Regione Abruzzo di promuovere l’immagine dei borghi abruzzesi come mete per il Destination Wedding, abbinando le loro indubbie bellezze architettoniche e naturalistiche a un tesoro di cui è particolarmente ricca questa terra antichissima e orgogliosa del proprio passato, le sue tradizioni folkloriche.
Si trattava non solo di valorizzare in termini turistici quel 30 per cento del territorio abruzzese, protetto da leggi di tutela ambientale, proponendo come ambientazioni gli splendidi eremi di Santo Spirito a Majella, la Basilica di Santa Maria Maggiore ad Atri o i magnifici castelli di Semivicoli e le suggestive fortezze di Septe, a Mozzagrogna, di Rocca Calascio e di Santo Stefano di Sessanio, ma di proporre alle coppie di sposi una esperienza immersiva nelle tradizioni locali come ad esempio la partecipazione al corteo nuziale dello Ju Catenacce a Scanno. Da allora, l’idea di coniugare la bellezza dei borghi al calore delle tradizioni per promuovere l’Abruzzo come meta per il Wedding tourism si è fatta strada, confermandosi come una scelta vincente che ha spinto le istituzioni locali ad ampliare l’iniziale progetto con l’iniziativa “Matrimonio nel Borgo”, con cui i borghi abruzzesi si candidano ad essere una location ideale proprio per questo tipo di turismo.
L’ ambizioso progetto è stato presentato lo scorso febbraio, in occasione della festa degli innamorati, e il suo scopo come ha illustrato l’Assessore ai Beni culturali e al Turismo della Regione, è quello di ideare e valorizzare il prodotto turistico denominato “Matrimonio nel Borgo”, focalizzato sul recupero delle tradizioni nuziali locali. Il progetto è stato ideato e sviluppato dal Borgo di Città Sant’Angelo, in collaborazione con l’Associazione Wedding Bureau (partner tecnico) e verrà esteso a tutti i borghi abruzzesi che vorranno far parte della rete di “Wedding Destination”. La sfida è quella di dimostrare come sia possibile far rivivere nella cornice di un “Borgo Abruzzese” la magia di un matrimonio tradizionale, ispirato agli usi e ai costumi locali, dall’artigianato alla gastronomia, declinato secondo le esigenze dei nostri giorni, con il coinvolgimento dei cittadini e degli operatori economici locali.
Il progetto si propone come una nuova opportunità di turismo e di internazionalizzazione per i borghi, le strutture ricettive, gli operatori e il territorio e, soprattutto, un’occasione di aggregazione sociale, di sviluppo culturale ed economico delle associazioni culturali e folkloristiche del luogo. L’iniziativa, oltre alle collaborazioni con associazioni di Italiani residenti all’estero, con tour operator specializzati e wedding planner, verrà promossa con il portale www.matrimonionelborgo.com/abruzzo, un vero e proprio scrigno che raccoglie e narra le tradizioni nuziali dei borghi della regione Abruzzo, e dove sono raccolte tutte le informazioni utili relative ai borghi interessati.
In particolare le coppie potranno trovare nel sito per ciascuna destinazione : una “cartolina turistica”, un “catalogo delle tradizioni” che possono essere rievocate grazie alla collaborazione delle associazioni culturali e folcloristiche del borgo; una sessione dedicata ai Wedding Tour (suggerimenti di itinerari nel borgo e nei suoi dintorni di uno o più giorni); un elenco dei fornitori di servizi dedicati al wedding presenti nel borgo e nel territorio; un panorama dei luoghi dove è possibile sposarsi tra chiese e case comunali; la documentazione relativa alle formalità da adempiere per il rito civile; il modulo per richiedere informazioni e assistenza per l’organizzazione del matrimoni.
Insomma davvero un invito a coronare il giorno più bello con i colori e il calore delle tradizioni locali, sperando che anche se non celebrate a vino schiarito, come vuole la tradizione abruzzese, cioè nei mesi di aprile, settembre e dicembre, le nozze siano sempre benedette dall’Amore.
Credits foto: Studio Le Fotografe
Giornalista italiano con oltre 40 anni di esperienza nel mondo dei media.
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